IV EDIZIONE - Villaggio Barona

25-26-27 MAGGIO 2012

Lo sconfinamento dei linguaggi

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Il Festival della Letteratura “Scrivere sui Margini” ritorna per il quarto anno negli spazi del Villaggio Barona. Un titolo che ha sempre suggerito molte interpretazioni e che questa edizione declina più sostanzialmente anche nei propri contenuti.

Chi legge un libro e scrive sui margini della pagina è persona che annota, prende appunti, suggerisce proprie riflessioni a chi prenderà in mano quelle pagine dopo di lui. Chi scrive sui margini di un foglio bianco vuole lasciare spazio ai pensieri dell'altro, alla condivisione delle proprie idee. E chi progetta di incontrarsi in periferia per confrontarsi sui temi della scrittura, per scambiare esperienze autoriali, per condividere sogni e progetti letterari, lancia una sfida: uscire dai luoghi cittadini consueti alla lettura, agli autori e ai loro editori, ai lettori abituali, ai clan degli intellettuali per ritrovarsi insieme in altri luoghi, in altri quartieri, in altri cortili e confrontarsi su narrazioni di più ampio respiro. Riconosce in questo modo l'importanza del coinvolgimento di realtà locali, delle relazioni sociali, allontanando da sé il pericolo della ghettizzazione.

Sempre più spesso anche i linguaggi artistici sconfinano uno nell'altro, perdono il proprio margine caratteristico, o meglio lo superano, per sconfinare ancora una volta nei margini di un altro linguaggio. Quale miglior testimone di queste contaminazioni culturali della scrittura? Molti sono gli esempi che mostrano come un “fatto” di scrittura – romanzo, novella, memorie - diventi spunto per elaborare un'altra espressione artistica.

Questa quarta edizione del Festival vuole mettere il proprio focus su queste chiavi di lettura diverse. E raccontare quando e come i codici della scrittura si spostano, scelgono un'altra strada per esprimersi, assumono il linguaggio del cinema o quello del teatro, le parole di un blogger e quelle di un monologo rock, si contaminano con culture diverse, con tradizioni lontane ma assolutamente vicine nel momento in cui affrontano i temi che più toccano il cuore dell'uomo. Il legame del Festival con il territorio, la sua stessa ragione di esistere ridisegna una diversa qualità della vita proprio perchè sperimenta un momento di cooperazione tra chi abita sul territorio, nel quartiere e tutti quei cittadini sensibili, attenti  e curiosi che vorranno essere coinvolti in questa avventura della conoscenza.
Scombinare le carte, sparigliare regole e schemi, spostare i margini dei linguaggi, invertire le rotte tradizionali per incontrarsi ai margini,  della città anche: tutto questo delinea un panorama nuovo nel modo di avvicinarsi alle espressioni artistiche del nostro tempo. Nel costante scambio di energie ed esperienze e nella condivisione di nuovi valori si può lasciare un segno vitale. Ai margini della pagina.



Alessandro Cesqui

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